martedì, gennaio 18, 2011

La scena

"Ora mi alzo!" continuavo a ripetermi ieri durante la rappresentazione di una fracassante, che mi si passi il termine, rappresentazione di se stessi.

L'attore si muoveva sulla scena tentando di recitare due personaggi diversi, peccato che si notasse la differenza solo dal cambio di posizione del "rappresentatore" o meglio del raccontatore monotono e monocorde della vita del compositore Mahler.

Non faccio nomi, chi desidera lo cercherà da sè, magari questa esternazione non aiuterà la mia carriera tuttavia sento il bisogno di vendicare la noia che ieri il raccontatore ha fatto provare al mio corpo_mente. Colui ha avuto anche la pretesa di scriverne i testi e di contornare la sua dote attoriale e autorale con la presenza di una danzatrice, anche lei monocorde, brava ad eseguire solo ed esclusivamente arabeschi, e un musicologo degno di cavalcare le scene di un conservatorio.

La musica purtroppo era l'assente, colei che tutti noi, quelli che sono rimasti in sala (in molti hanno preferito sconfiggere la noia uscendo), hanno atteso con grande speranza. Ed è arrivata casualmente, raramente, e non abbastanza da silenziare il raccontatore monotono.

Alla fine, stupita e meravigliata, sono giunti gli applausi, a testimonianza che non sempre siano rappresentativi di qualità ed emozione. Le mie mani sono rimaste serrate, troppo impegnate a mantenere un capo che ha rischiato più volte di addormentarsi.

Finalmente libera mi sono alzata dalla sedia ricordando con gioia la sera prima, quando al cinema Fiamma ho potuto godere in lingua originale della rappesentazione di ciò che significa il mestiere di attore. E qui faccio nomi, perchè certi nomi vanno ricordati e seguiti e acclamati e decantanti.

Paul Giamatti ha deliziato tutti noi interpretando il ruolo di Barney, il film tratto dal bellissimo libro "La versione di Barney" di Mordecai Richler. In questo caso sia i testi sia la recitazione di uno strepitoso Dustin Hoffman, e di tanti altri bravissimi attori capaci di rendere questo mestiere sublime, hanno deliziato il mio corpo_mente tanto assetato e desideroso di arte e di emozione.

Viva il talento!