mercoledì, ottobre 11, 2006

MASTURBAZIONI AL MASCHILE E AL FEMMINILE

Desiderare l'altro a tal punto da non sopportarlo più.

Gli uomini dicono sempre le stesse cose, fanno sempre le stesse cose, ragionano con il cazzo, non con la mente.
Parlo e non mi riconosco più.
Luoghi comuni escono dalla mia bocca, sentenze , nient’altro che sentenze.
Ho chiuso gli occhi, le orecchie, non mi interessa più vedere come ti muovi, sentire quella voce profonda, avvolgente, respingente.
Tu respingi me, io respingo te, non ci capiamo, non ci ascoltiamo, non ci vediamo più.
Io vedo la donna, tu vedi l'uomo, le tue ragioni, le mie ragioni, parliamo solo al singolare,
io sono
io faccio
io desidero.

Tu non sei come pensavo, tu non sei come desideravo, posso solo scoparti per un breve attimo, per una notte, due notti, tre notti, ma non sei tu.
Tu vuoi il mio corpo, io voglio il tuo corpo, ma ti prego dimentica la mente, e poi non sai che fartene della mia, tanto non ci capiamo, ho già provato con altri a capire e non è successo niente, non succede mai niente, perché non succede mai niente?
Sono disillusa, tu sei un illuso, tu dici di essere disilluso, ma sei un illuso che ragiona con il cazzo.
Sono piena di odio, così piena di odio che mi sento dentro a un vortice di parole non dette,
di luoghi comuni sempre detti, di silenzi pieni di solitudine.
Ma l'amore non era godimento?

Oh uomo, spingi più forte, prendimi, di più, per sempre.

Oh donna, accoglimi, accoglimi ancora una volta, fammi sentire che sono il tuo uomo.

Scopo con te ma ascolto me, vedo immagini, parti del tuo corpo, parti del mio, penso a quel tipo che ho visto l'altra sera, sì, muoviti ancora, ecco un po' più in là, va bene, potresti fare di meglio ma va bene, sei eccitato?
Ti faccio eccitare?
Questa sottoveste mi sta benissimo, sono così sexy che non puoi resistermi lo so, oh lo so, sì lo so, oh sì oh sì sì sììììììììì.

Maschile
Femminile
Singolare
Plurale.

Mondi paralleli che hanno deciso di non incontrarsi, è difficile, troppo difficile, dovrei mettere in gioco i miei sentimenti, rischiare, espormi.

Osservare.

Non so più osservare.
Cosa vede un uomo veramente?
Cosa guarda veramente?
Cosa ascolta?
Ed io cosa ascolto?
Non so più, una volta sapevo.
Ma poi dico basta e mi spoglio nuda.
Mi spoglio nuda per mettermi i tuoi vestiti da uomo, i tuoi panni da uomo, i tuoi pensieri da uomo.

Ora osservo le donne, osservo me, osservo te, osservo il cazzo che non è la mia mente.

Il mio nuovo sesso penetra e non accoglie, ma ho delle braccia che vogliono stringere, trattenere, proteggere.
E questo impulso a penetrare, a possedere, ad affondare.
Sono uomo, mi muovo da uomo ed ascolto gli uomini, di nuovo.
Che strano, c'è un mondo di emozioni anche qui, e guarda che piccoli particolari mi scopro ad osservare.
Quella donna ha appena pianto, posso capirlo da quel suo girare gli occhi intorno come ad osservare tutto e niente. Le porgo un fazzoletto, non le dico nulla, le porgo solo un fazzoletto, lei mi sorride continuando a roteare gli occhi, ma lo accetta.
Vado più in là e mi scopro ad osservare una gonnellina che il vento fa svolazzare, posso scorgere le sue gambe, belle quelle gambe, ma poi mi colpisce il modo in cui cerca qualcosa nella borsetta tirando fuori un oggetto dietro l'altro e cerca, cerca, che cosa?
Non mi sono rasato stamattina, non ne avevo voglia. Non ho sempre voglia di radermi e poi mi piace trascurami, mi sento libero, libero di dimenticarmi, libero di essere.
Ho fatto la doccia?
Sì, due giorni fa credo, e ho messo la stessa maglietta stamattina, la mia preferita, quella che ho preso a quel concerto, che concerto quella sera.
Che sbronza!
Piegato in due fuori al portone a cercare di togliere le chiavi dal tombino con il gancio del mio bracciale e ridere nel momento in cui ho visto cadere il bracciale, lì, proprio accanto alle mie chiavi.
Rido.

L'uomo saluta la donna.
La donna saluta l'uomo.
Travestita da uomo parlo di donne.
Travestita da uomo ascolto gli uomini.


Fuori da me ho cominciato ad osservare l'altro.

© 2007 Cristiana Rumori