martedì, novembre 02, 2010

la mia recensione.

IL TEOREMA DELL'AMORE PERFETTO

Il libro è la risposta all’eccessiva facilità e velocità degli incontri e delle relazioni. Racconta la possibilità del conoscersi lentamente utilizzando mezzi veloci, dell’andare oltre l'uso e consumo delle frequentazioni, recuperando il senso del corteggiamento, del dialogo come incontro tra due voci che non temono l'ascolto.

I protagonisti procedono nelle loro vite accompagnati dalle parole che di giorno in giorno sanno regalarsi via sms. Le frasi prendono a danzare nella loro mente, stimolano l'immaginazione, fecondando il terreno per un rapporto più maturo con l'amore. Pagina dopo pagina cresce in Anna e Tommaso la consapevolezza che relazionarsi non è altro che essere individui insieme, lontani da nuclei amorosi, chiusi e dai confini ben definiti.

L'amore è il nettare in grado di far crescere interessi, progetti, e soprattutto il coraggio di sperimentare parti di sé. Ed è assurdo riversare nell’altro solo aspettative, frustrazioni, bisogni; è invece necessario guardarsi davvero, e guardarsi dentro.

Ci vuole coraggio in amore, mentre troppo spesso si è paralizzati dalla paura. Una paura indotta dalla solitudine e da chi ci preferisce consumatori e non esseri umani. Ed è così che si sviluppa Il teorema dell'amore perfetto, dal semplice concetto che sono le imperfezioni a renderci unici e che la perfezione può essere raggiunta solo nel superamento dei propri limiti, grazie al confronto con l'altro.

Anna non ha mai conosciuto Tommaso e Tommaso ha solo ascoltato la voce di Anna, guardando il corpo per una frazione di secondo, rannicchiato su una sedia, a distanza, eppure “lentamente il tono basso, a tratti sensuale, con una leggera imperfezione di pronuncia, si insinuò nei pensieri di Tommaso inducendolo a sintonizzarsi su quell'entità impegnata a sostenere una conversazione per nulla interessante”. Poi la partenza per Seattle.

Anna e Tommaso, distano nove ore di fuso orario, imparano a godere dell’attesa. Non competono, esplorano, crescono, si stimolano, superano blocchi emotivi.

La storia prende il ritmo di un film, i protagonisti si muovono nel libro come attori della propria giornata, le scrittrici ne vestono i panni. Autori e personaggi sono tutti lontani nello spazio, ognuno dietro alle singole attività quotidiane, legati da un filo immaginario di parole che li accarezza nel tragitto, fino all'ultima pagina.

Tommaso: interpretato da Cristiana Rumori
Anna: interpretata da Federica Morrone