sabato, settembre 16, 2006

PIGRIZIA

Non riesco a scrivere in questi giorni, vorrei buttar giù qualcosa di nuovo, ma le parole sembrano non voler uscire. Da quando ho firmato il contratto per la pubblicazione del libro mi è passata la voglia di scrivere.
Che bei scherzi che fa la mente.
E pensare che dentro di me sento di aver bisogno di scrivere storie nuove, di sviluppare nuovi personaggi, di allontanarmi dai vecchi, letti e riletti, ma che ora mi tocca comunque revisionare per la pubblicazione. Ammetto di avere un po' di nausea, è più di un anno che cerco di pubblicare ed ora che la cosa sta diventando reale mi passa la voglia. Mi fa sorridere l'idea di promuovere qualcosa che io considero passato, andato, proprio adesso che devo promuoverlo sono la prima che tenta di sminuire quel lavoro. In realtà sono innamorata dell'atto creativo in sè, mi piace scrivere, immaginare, creare con le parole, mi piace anche vendere le mie parole, pensare a strategie per farlo, intessere matasse fatte di contatti, fiducia, idee. Ma ora che comiciano ad arrivare le risposte affermative mi vien voglia di lavorare a qualcosa di nuovo, di completamente nuovo. Caso vuole che apro file vergini e che dopo un po' li cancello. Mi escono solo parole inutili, stanchi riempitivi senza alcuna atmosfera.
Cambierà, so che cambierà, la magia torna sempre.
Forse questa giornata di pioggia non è proprio l'atmosfera ideale per rivivere l'atto creativo.
Ma in autunno piove spesso...