lunedì, marzo 21, 2011

The power of Love

L'afferro tra le mani, ruoto il cursore in cerca del ritmo adatto per correre dietro l'autobus in arrivo. Devo scappare, lasciarmi alle spalle questa scia di appuntamenti chiamati Lavoro.

Eccola.




Sono in autobus, attraverso una zona che pare appartenere a un luogo senza storia nè emozione... eppure trattasi di Roma, Casilina delle Casiline, in fondo in fondo, anche questa è la capitale.

Visualizzo movimenti, le pareti scorrono bianche, io mi coloro ritmo dopo ritmo, respiro immagini diverse, senso di libertà, voglia di correre. Ballo, secondo dopo secondo, non ripeto.

Non ripeto.

Strada che percorro tutte le mattine e le sere sei diversa ora. Fascinosa, piena di prospettive, imprevisti stimolanti, apparizioni e dissolvenze.

L'autobus è illuminato, il mio corpo lo abita, la mente è sempre stata altrove.

Altrove.

Nella DiscoLabirito le mie mani si poggiano alle pareti, sfiorano, spigono, danno calci, pugni, nuove carezze, sensuali solletichii, graffi.

Urlo Gioia. E, fermata dopo fermata, conquisto piccoli spazi di felicità.