venerdì, ottobre 22, 2010

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è un numero importante. La strada si delinea, con gli anni aumenta la chiarezza di ciò che ci fa realmente appassionare.
E' dolce crescere ed è buffo notare che certe caratteristiche, certi lati del carattere, certe passioni, predisposizioni, curiosità non cambiano; magari cambia l'intensità con cui si guarda verso di loro ma quel pepe, quel luccichio, quel profumo non muta.

Ho tanti diari, stipati sotto la mia scrivania, lì verso la mia pancia, riposti come a creare un contatto diretto, continuo, avvolgente.

Sono pellicole colorate.

E' importante avere tanti colori diversi. E' per me una dolce abitudine scegliere prima il colore per quel mese, quel trimestre, quell'intervallo di tempo atto a riempire pagine, ascoltando il bisogno di scrivere, non imponendosi mai una regolarità, ma lasciando libero il desiderio della pausa, del tempo dedicato a se stessi per raccontare, esprimere un dubbio, imprimere certezze, bagliori, epiloghi, riflessioni sui progetti in divenire, paure, battiti.

E poi Amori.
Passioni.
Nomi che danzano da una pagina all'altra.

Fermare i momenti, perchè per quanto la memoria sia precisa il ricordo aggiunge sempre altre sfumature che mutano nel tempo. E così ti trovi a leggere il passato e a percepirlo come un libro, un film che non si ricordava, con intensità così lontane e così vive, reali.

20 anni scolpiti con chiarezza. Ed è magico avvertire quella carezza lontana così viva, da poterla percepire ancora, forte, intensa, una coccola che ti accompagnia nella tua nuova giornata.

E allora tutti gli amici, gli incontri, i progetti, le parole, le avventure, le disaventure volteggiano insieme a me, cullandomi.

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lunedì, ottobre 11, 2010

Parole soavi... di Anais Nin

"Non riuscirò mai a descrivere gli stati di abbagliamento, di trance, le estasi che produce in me fare l'amore. Più che comunione, più di quasiasi gioia nello scrivere, più che l'infinito, più di tutto questo c'è nell'unità raggiunta con la passione. E' il solo momento in cui sono in riposo, è la sommità, la grazia, il miracolo. [...]"

Il solo momento in cui sono a riposo.

"Tutto il mistero del piacere nel corpo di una donna sta nell'intensità della pulsazione che precede l'orgasmo. A volte è lenta, uno due, tre palpiti che poi lanciano attraverso il corpo un liquido di fuoco e di ghiaccio. Se il palpito è debole, in sordina, il piacere è come un'onda più gentile. Il seme dell'estasi esplode con maggiore o minore energia, quando è più ricco tocca ogni porzione del corpo, vibrando attraverso ogni nervo, ogni cellula. Se il palpito è intenso, il suo ritmo e il battito sono più lenti, e il piacere più direvole. Frecce di carne cariche di elettricità, una seconda onda di piacere cade sulla prima, e poi una terza, che tocca terminazione nervosa, attraversa il corpo come una corrente elettrica. Un arcobaleno di colori sferza le palpebre. Una schiuma di musica cola nelle orecchie. E' il gong dell'orgasmo. A volte una donna sente il proprio corpo come uno strumento appena sfiorato, altre volte raggiunge un acme tale che pare sia impossibile andare oltre.

Tanti orgasmi.

Alcuni provocati dalla tenerezza, alcuni dal desiderio, alcuni da una parola o da un'immagine vista durante il giorno. A volte il giorno stesso chiede un orgasmo, giorni di sensazioni accumulate e di sentimenti inesplosi. Ci sono giorni che non si concludono con un orgasmo, quando il corpo è addormentato o sogna altri sogni. Ci sono giorni in cui l'orgasmo non è piacere ma dolore, gelosia, terrore, angoscia. E ci sono giorni in cui l'orgasmo si verifica nella creazione, un orgasmo bianco. La rivoluzione è un altro orgasmo. La santità un altro ancora."

Anais Nin: Ottobre 1937. Diario II

parole che fanno bene a noi donne
parole che fanno bene agli uomini

c'è un mondo dentro di noi, donne_uomini, non meccanicismi.
Nè semplificazioni.

domenica, ottobre 10, 2010

L'esistere e il non esistere...

Qualcuno ieri mi ha chisto: "Se l'amore non esiste perchè tutti lo cercano?"
Ed io: "Perché l'amore esiste ma si nasconde molto bene dietro le paure dell'individuo. Il segreto è fa cadere la maschera difensiva".

Ritengo questa frase importante.
Ritengo di dover esternare questi pensieri.
Ritengo di dover abbandonare l'idea cinicamente moderna di autosufficienza.

Negli incontri si sta perdendo sempre più il gusto di conoscersi in profondità e di mettersi in discussione. Si parte dal convincimento che si sia sempre nel giusto, che sia importante desiderare delle cose, delle persone, appropriarsene per un tempo sufficiente a non andare e sentire oltre, utilizzandole come dei tasselli da rincorrere uno dopo l'altro pur di non fermare il passo e magari analizzare noi stessi e le persone intorno.

Ci si spoglia sempre più con estrema facilità rinunciando spesso a spoglarsi realmente.

E' come se volessimo dimostrare di essere bionici, autosufficienti, di non aver realmente bisogno di nessuno e di poter fare a meno di tutti.

Di andare e andare ancora senza afferare emozioni.

Bastare a se stessi o Rinunciare a se stessi?

Bastare a se stessi è un atto di forza e di coraggio, un bisogno di sapere di poter contare sulle proprie energie, una consapevolezza che ci aiuta a procedere curiosi. Tuttavia il rischio è che, se lo si fa con troppa convinzione, sarà inevitabile Rinunciare a se stessi, credendo che niente e nessuno sia degno di profonde e sincere attenzioni.

E' un argomento infinito, il desiderio è quello di stimolare reazioni e confronti. Avverto un grande bisogno di discutere di questi temi. Quando leggo i classici del 1900 pare tutto molto chiaro, l'esistenza dell'amore non viene mai messa in discussione, ora sì.

Perché lo stiamo facendo?
Dove ci porterà?

Quel luogo non mi attrae...

venerdì, ottobre 08, 2010

Leccare una nuova pagina

Ogni uomo mi ha lasciato un segno, un bacio, un marchio, una ferita, una carezza che si rinnova ad ogni ricordo. Ascolto le musiche del film "Amelie" e nuoto nella consapevolezza che la vita è ricerca_attesa_energia_forza_sopraffazione_stanchezza_danza_silenzio_pensieri nella notte. Gambe che s'incrociano teneramente, occhi che si guardano, corpi che accendono desideri, che creano nuove attese, che si danno le spalle per poi ritrovarsi. E ancora sussurri, bugie che mascherano grandi verità, voglia di perdersi, illusione di ritrovarsi.

Ritmo.

Fluttuo, danzo tra i miei fotogrammi, sfogliando diari, aprendo nuove pagine bianche tutte da scrivere. Creare, pasticciare, sbiadendo paure, guardandole in faccia, liberando una sonora e scrosciante risata erotica, vitale come le urla della petit mort.

Encantada.

Lecco una nuova pagina scritta. Trucco ciglia di chi sceglie cosa guardare. Pongo orecchini degni di adornare penetranti ascolti.

"Amelie" suona ancora.

giovedì, ottobre 07, 2010

SI RIAPRE...

dopo più di un anno di pausa torno a scrivere nel blog
forse per il bisogno di curare una piccola rubrica, andare oltre i libri che pubblico, oltre i social network, oltre il diario che scrivo quasi quotidianamente, oltre le chiacchiere per la via, le confidenze tra amici, le riunioni di brainstormig...

le idee prendono varie forme, almeno in una mente come la mia che sente il bisogno di danzare nelle sue giornate volteggiando tra i molteplici interessi che necessita coltivare

annaffio pensieri, sogni
desideri pulsano nella mia mente creativa
umori
amori
fremiti
parole soffiate
parole gridate
parole scritte

come un tanghero afferrerò compagni di ballo per roteare inebriati da conversazioni capaci di stimolare un nuovo passo di riflessione, di consapevolezza, di dubbio, di meravigliosa creatività

nuove pagine da sfogliare, linkare, postare, mangiare, leggere e sputare

microcosmi di una mente erotica